MALATTIA DI DUPUYTREN

Si tratta dell’ispessimento della fascia palmare o aponevrosi palmare con limitazione progressiva dell’estensione di una o più dita. La malattia di Dupuytren insorge spontaneamente senza causa apparente.

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I pazienti più colpiti dalla malattia di Dupuytren sono di sesso maschile. La malattia insorge solitamente all’età di 40 anni e spesso si nota una distribuzione familiare. Alcuni pazienti possono presentare forme più severe e in tal caso l’età di insorgenza è più precoce e la localizzazione diffusa ad entrambe le mani e ai piedi.

Inizialmente sii manifesta con la presenza di un piccolo nodulo o, a volte, di un’area di retrazione cutanea nel palmo della mano, di solito in corrispondenza delle pliche palmari lungo l’asse del 4° o 5° dito. A volte si associa un iniziale senso di fastidio localizzato nel palmo della mano e bisogno ossessivo di massaggio della cute palmare seguito, a distanza di tempo, dalla comparsa del nodulo o della retrazione cutanea.

Successivamente si assiste alla formazione progressiva di un cordone fibroso teso tra il palmo della mano e il dito o le dita colpite e di limitazione delle normali attività quotidiane come lavarsi le mani o il viso, indossare guanti o infilare le mani nelle tasche.

Utile eseguire una radiografia mani ed ecografia tessuti molli nei casi dubbi.

Il trattamento è chirurgico, può consistere nell’aponevrectomia ovvero nell’asportazione della fascia palmare e digitale retratta. Il trattamento viene eseguito in anestesia plessica e richiede solitamente un ricovero di una notte.

A volte, dopo l’intervento chirurgico, si rende necessario per un breve periodo l’utilizzo di un tutore reperibile in commercio che faciliti il recupero dell’estensione delle dita.

Oppure può essere la cordotomia, detta anche fasciotomia, chconsiste nella interruzione dei cordoni retratti dell’aponevrosi palmare in corso di malattia di Dupuytren.

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Già Dupuytren descrisse tale metodica per via sottocutanea per il trattamento di casi selezionati di retrazione cordoniforme, in seguito Bunnel utilizzo tale metodica come tempo preoperatorio, che eseguito 15-20 giorni prima dell’intervento, permetteva poi una operazione più sicura, semplice e valida.

E’ una metodica eseguibile in anestesia locale in regime ambulatoriale, necessita di una stecca postoperatoria per 7 gg.

Le recidive sono presenti ad una distanza di tempo tra i 3 ed i 5 anni in media.

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