LESIONE LEGAMENTO COLLATERALE ULNARE POLLICE

LESIONE CAPSULO-LEGAMENTOSA METACARPO-FALANGEA POLLICE

I quadri clinici di tale patologia vanno dalla semplice distorsione della mf con distrazione della capsula articolare, fino alla lacerazione delle strutture capsulari e legamentose, ed ancora fino alla rottura completa del legamento collaterale ulnare dell’articolazione metacarpo-falangea

Nel caso di rottura completa l’estremità prossimale del legamento può ripiegarsi su se stessa e l’aponeurosi del muscolo adduttore si può trovare interposta tra le due estremità del legamento. In questo caso, l’immobilizzazione, per quanto prolungata nel tempo, non porterà a guarigione. L’articolazione rimarrà instabile e tutti i tipi di impugnatura rimarranno deficitari.

Meccanismo di lesione. La lesione è il risultato di una apertura forzata del pollice, come avviene appunto nel caso di una caduta sulla mano aperta che tiene il bastoncino da sci, oppure nel tentativo di afferrare una palla o durante una collisione con l’avversario.

Trattamento. Le lesioni più comuni sono rappresentate da una distorsione capsulare e parziale del legamento collaterale ulnare. In questo caso il trattamento consiste nella immobilizzazione del pollice per 3 settimane con stecca gessata o con un tutore ortopedico facilmente reperibile in commercio. Nel caso il legamento sia completamente rotto il trattamento deve essere chirurgico e consiste nella riparazione diretta del legamento o nella sua reinserzione a livello della base della prima falange del pollice. A tale trattamento segue la immobilizzazione del pollice in apparecchio gessato o in tutore ortopedico per almeno 3 settimane. Già dalla 2 settimana si dovranno iniziare gli esercizi di mobilizzazione attiva della falange distale del pollice per evitare che si formino aderenze tra l’apparato estensore ed il legamento riparato. Dopo le 3 settimane di immobilizzazione si consentirà la ripresa graduale dei movimenti di flesso-estensione dell’articolazione metacarpo-falangea. Sarà tuttavia opportuno proteggere il pollice con il tutore ortopedico da movimenti di apertura per altre 2-3 settimane, evitando comunque attività lavorative o sportive che richiedono l’esecuzione di una pinza forzata per almeno 8 settimane.

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L’esame radiografico, indispensabile per una diagnosi completa, può a volte rivelare il distacco di un frammento osseo dalla base della prima falange del pollice. Tale lesione è da considerarsi una frattura da strappamento da parte del legamento e richiede un adeguato trattamento chirurgico di osteosintesi.

 

L’esame principe per la conferma diagnostica è altresì l’esame ecografico mirato locale, i cui risultati (lesione LCU), associati alla obiettività clinica (manovre di stress in valgo positive o franca instabilità articolare) pongono indicazione chirurgica anche nei casi con rx negativa.

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