Dito a scatto

DITO A SCATTO O MORBO DI NOTTA

dito a scatto

 

Eziologia. Spontaneo o raramente post traumatico. Associato al diabete, la gotta, il morbo di Dupuytren, l’artrite reumatoide o l’artrosi primaria della mano.

 

Sintomatologia. Il paziente lamenta dolore durante il movimento alla base del dito e avverte spesso lo “scatto” distalmente alla sede palmare del dolore. Lo “scatto” viene di solito avvertito al risveglio, quando il dito o le dita appaiono flesse nel palmo e il paziente è costretto a compiere un discreto sforzo per ottenere l’estensione del dito. La palpazione del palmo della mano può provocare dolore e svelare una tenosinovite iniziale. In particolare si evoca vivo dolore alla digitopressione sulla troclea A1.

Con l’evolvere della patologia il dito assume un atteggiamento in subanchilosi in flessione a livello della IFP del raggio interessato.

Fig.10-4

Esami strumentali. Esame radiografico della mano. Esame ecografico per verificare lo stato infiammatorio dei tendini flessori nel palmo (tenosinovite).

 

Trattamento. Nelle fasi iniziali alcuni rimedi quali l’utilizzazione di un tutore notturno di posizione, terapia medica antiflogistica, cicli di fisioterapia e cure fisiche locali (Tecar-Laser), infiltrazioni locali di cortisone, possono trovare una giustificazione ma, nelle fasi avanzate, quando gli episodi di “blocco” si verificano ogni mattina e anche durante la giornata e il dolore diventa ingravescente è necessario il trattamento chirurgico, in anestesia locale, che viene eseguito in regime di day-surgery.

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